Scoprire Cavareno

Cavareno, in nones detto “Ciavaren”, è un comune di circa 1.048 abitanti e si trova intorno a 1000 m di altitudine, sul terrazzo dell’Alta Anaunia (o alta Val di Non) in provincia di Trento.
I suoi abitanti sono chiamati “cavarenesi” e localmente detti i “sorsi”. Il paese è immerso in un’incantevole cornice di boschi e suddiviso in antichi sobborghi: Sovic, Splazuela, Bus e Ruch; è dotato di notevoli attrezzature commerciali, ricettive, turistiche e sportive.
Al suo interno vi è la chiesa di S.Maria Maddalena, un’opera del tardo ‘800 e una piccola chiesetta dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano che conserva un ciclo di affreschi del 1400, recentemente restaurati.

Nella parte opposta della piazza, troneggia il campanile della vecchia chiesa (XVI sec.) Il meccanismo dell’ orologio, realizzato da Simone Battocletti nel 1890, è uno splendido manufatto metallico tuttora funzionante. La chiesetta dei Santi Fabiano e Sebastiano del IX – XVI sec. vanta delle preziose decorazioni pittoriche risalenti al XIII sec., degli affreschi realizzati intorno alla fine del Quattrocento ed un dorato trittico gotico. Il Castel de Campi risalente al sedicesimo secolo, di stile clesiano è strutturato su tre piani, arricchito da bifore sulle facciate laterali. Sul lato principale, sito a est, si possono ammirare: lo splendido portale sovrastato dallo stemma scolpito in pietra della nobile famiglia de Zinis, il grande affresco al centro della facciata raffigurante lo stemma della nobile famiglia de Campi. Al contempo suggestiva e spettacolare è la ormai famosa festa della “Charta della Regola”, rievocazione in costumi storici degli ordinamenti medievali della comunità cavarenese, che in genere si tiene la prima domenica d’agosto.

In quest’occasione Cavareno si trasforma in borgo medioevale, i lavori artigianali e agricoli prendono possesso di angoli pittoreschi, di “corti”, vicoli e aie e l’intera popolazione diventa attrice della sua storia. Il visitatore fatica a non pensare di essere stato risucchiato dalla macchina del tempo e spedito in un’altra epoca. Anche le cerimonie religiose riscoprono il passato e la Santa Messa della domenica riscopre i canti Gregoriani e, mentre le campane suonano come un tempo, la processione del voto, anch’essa in costume, pervade ogni animo con le sue profonde suggestioni.

Cavareno

Charta della Regola

La piazza

I dintorni